«Io non voglio essere seguito: voglio essere reinventato» ha scritto Paulo Freire, educatore pernambucano molto citato ma ancora poco conosciuto. Paolo Vittoria, con la meraviglia e l’umiltà del ricercatore sul campo, riscopre e ricompone il percorso biografico ed ermeneutico di Freire: dalla formazione radicata in terra di Recife all’esilio dal Brasile, dagli incontri internazionali «ai concetti, agli eventi, alle esperienze da cui si costruiscono confronti nel campo dell’educazione, rintracciando il circuito semiaperto della genealogia del pensiero freiriano nelle influenze dell’esistenzialismo, del marxismo, del personalismo e del pensiero umanista» (Nita Freire). Il libro approfondisce, tra gli altri, i concetti di coscientizzazione, dualismo oppressi-oppressori, ecopedagogia e curiosità epistemologica, raccogliendo l’invito di Freire a un apprendimento permanente e alla praxis come riflessione sulla pratica educativa per un’azione trasformatrice fondata sul dialogo.