Quali connessioni emergono tra Dante e due lettori d’eccezione del XIX secolo come Foscolo e Manzoni? Questo volumetto tratteggia alcuni aspetti del loro diverso rapporto con la Commedia. Le analisi degli autori mettono in luce come il primo incontro di Foscolo con Dante, all’inizio del frammento Della poesia lucreziana, sia riconducibile al magistero di Alfieri; delineano l’immagine di sé stesso come exul immeritus e alter Dante costruitasi da Foscolo; provano che in Manzoni, fino all’Adelchi, è attiva una memoria dei significanti danteschi indipendente dai significati e mostrano che le similitudini di origine dantesca nei Promessi sposi riproducono il contatto tra lussuria, violenza e politica, intesa questa come cupidigia-volontà di potenza.
Prefazione di: Giuseppe Ledda
Contributi di: Davide Colombo, Giovanni Fighera, Andrea Quaini, Maria Gabriella Riccobono