Volere, potere di Martino Cafiero è la fonte letteraria dedicata alla presenza di Eleonora Duse ventenne presso il Teatro dei Fiorentini di Napoli tra la fine del 1878 e l’inizio del 1880. Qui, in un ambiente teatralmente fertile, la sua arte sboccia nei ruoli di seconda e di primadonna nel crocevia fra critica giornalistica e pratica scenica. Nel romanzo d’appendice, apparso sul «Corriere del Mattino», si riverbera uno snodo biografico cruciale per l’autore e per l’attrice, un amore passionale e contrastato scoppiato alle luci della ribalta e deflagrato nella camera oscura. Giornalismo, teatro e fotografia si intrecciano in un feuilleton che fa da sfondo ad alcune decisive scelte della carriera dusiana, nelle quali si gettano i semi del suo vocabolario recitativo e della sua arte futura.