Rispetto al lunghissimo periodo di permanenza ed evoluzione degli ominidi sulla Terra, l’apparizione del primo homo sapiens – la nostra specie – risale a soli 300.000 anni. Il sapiens è quindi geneticamente abituato a vivere all’aperto e in movimento. Nonostante la soglia di casa divida fisicamente i luoghi domestici da quelli urbani, infatti, può essere concepita come un confine labile tra l’uomo e l’ambiente, considerando che tra la propria casa e la città esiste un complesso sistema di relazioni (stanze, spazi semi-privati, semi-pubblici, strade, ecc.). Nel conflitto tra osmosi e cesura si esplicita appieno un rapporto ambiguo, rappresentando l’eterno dilemma dell’essere umano diviso da desiderio di intimità e necessità di relazione. Le tematiche sono affrontate evidenziandone l’interconnessione con ambiti disciplinari – apparentemente – molto lontani dalla progettazione architettonica e urbana.