Nitti e la decadenza dell'Italia
Paolo Varvaro
Nitti riflette a lungo sulla decadenza dell’Europa, espressione che confluisce in una sua celebre opera del primo dopoguerra. Nello stesso periodo si consuma anche la decadenza dell’Italia liberale, che nel passaggio dai due governi presieduti dallo stesso Nitti a quello di Giolitti assiste inerme all’irrompere sulla scena politica del fascismo. Sopravvissuta alla guerra, l’Italia giolittiana e nittiana non riesce a preservare le fondamenta della democrazia. Sono proprio la guerra e lo spettro della dittatura a dominare questo libro, che attraverso l’avventura di un protagonista scomodo abbraccia i primordi del fascismo e si chiude con la rinascita della democrazia. Non è una biografia, semmai una riflessione sull’eterna crisi del sistema politico italiano e quindi, più propriamente, un’autobiografia della nazione.