Subito dopo la morte di Giambattista Vico, in ambiente napoletano incomincia a generarsi una certa curiosità intorno alla vicenda biografica del filosofo. Questa curiosità è manifesta anche in ambito teatrale, visto che Vico compare come protagonista in ben tre opere (una commedia, un dramma ed un’opera perduta), composti dai rispettivi autori, come essi stessi dichiarano, dopo la lettura della Autobiografia vichiana e della Vita di Vico, pubblicata nel 1802 da Francesco Lomonaco a Napoli, che fa parte dell’ampia e coeva opera Vite degl’eccellenti Italiani. Il testo di Giulio Genoino è, tra le opere teatrali sulla vita del filosofo napoletano, quello più interessante.