Architettura. Bisogno di sognare
Roberto Secchi
Nelle crisi più acute, quando le minacce diventano più gravi, incombenti e le forze per reagire sembra vengano meno, l’utopia si rende necessaria. Come oggi, in un mondo provato e disorientato, in cui la pandemia ha accelerato tutti i processi, manifestando le contraddizioni, le debolezze e l’impotenza della civiltà. E la guerra li ha esacerbati. L’utopismo è un atteggiamento - una forma di pensiero - che reagisce con i propri mezzi per scoprire nuovi orizzonti, da attraversare e inseguire, se non raggiungere. L’architettura, per definizione un’attività pratica positiva, è chiamata a edificare il nostro habitat. Cultura e ricerca architettonica assumono perlopiù una posizione difensiva, cercano riparo in strategie di mitigazione di fenomeni urbani e sociali negativi. Oppure diventano rifugio nella dimensione privata della ricerca.