Lo sguardo sull’essere umano inteso quale “microcosmo”, che emerge dalle pagine del volume, si oppone al riduzionismo proprio delle interpretazioni filosofiche di stampo materialista e positivista. L’analisi della persona, nelle sue strutture essenziali di corpo, psiche e spirito, viene alla luce grazie alle riflessioni di Antonio Rosmini e di Edith Stein. Le prospettive antropologiche elaborate dai due filosofi, seppur in tempi e contesti differenti, risultano convergenti, attente alla complessità dell’umano e alla sua apertura relazionale. La metafisica della persona che viene proposta si nutre di solidi riferimenti storici, quali Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino, e offre un valido contributo per affrontare problematiche attuali di carattere antropologico ed etico.