Negli ultimi anni, nel settore delle imprese agroalimentari di medie e piccole dimensioni, sono emerse sfide di non poco conto che attengono sia alle minacce, sia alla vulnerabilità, sia alle opportunità che esse possono cavalcare. Una di queste è programmare e portare avanti progetti di ammodernamento strutturale, finalizzati a garantire una maggiore capacità di sopravvivenza – minata da una molteplicità di pericoli che attengono sia al côté economico che a quello giuridico – nel medio-lungo periodo. Del resto, il concetto di ammodernamento non deve essere inteso in senso assoluto, ma deve sempre tenere in considerazione le particolarità di ciascuna tipologia di attività, le esigenze di conservazione della qualità del prodotto e di continuazione della tradizione locale, elementi che vanno coniugati con l’esigenza sempre più sentita di dare una valenza etica al fare impresa, anche in ambito unionale. In tal senso, dunque, può essere utile analizzare non soltanto l’attuale disciplina e organizzazione dell’impresa di tipo familiare in campo agroalimentare, ma anche considerare quali siano le attuali prospettive con riferimento al management, all’organizzazione interna, agli scopi etico-sociali, alla lotta contro la concorrenza sleale e la pubblicità ingannevole, alla crisi economica.