Il fisco è una materia che raramente incuriosisce. Ancor meno coloro che lavorano nel settore culturale o creativo. Affinché le industrie culturali e creative siano, però, davvero industrie è necessario che si concepiscano come tali e che sviluppino competenze adeguate, soprattutto in materia fiscale. Il testo si sviluppa secondo un chiaro criterio metodologico utilizzando uno stile e un lessico che evitano il più possibile il ricorso a tecnicismi. Il volume illustra le varie forme giuridiche che possono assumere le industrie culturali e creative, inquadra la disciplina fiscale attraverso l’esame del disegno di legge delega di riforma di marzo 2023 e passa in rassegna la disciplina fiscale di tutti i comparti: settore audiovisivo (cinema, televisione, musica, videogame), editoria e giornalismo, arte, industrie dello spettacolo (teatro e spettacoli dal vivo), includendo approfondimenti anche su comparti affini (gestione degli spazi culturali, tecnologia, paesaggio) e ibridi (come il mercato degli NFT, a metà tra arte e tecnologia, o quello della street-art, che coinvolge tanto le dinamiche artistiche quanto quelle immobiliari).