Fuoricanone
Per ascoltare la voce delle donne
Direttrice: Antonella Cagnolati
Comitato scientifico: Mercedes Arriaga Flórez, Salvatore Bartolotta, Ada Boubara, Daniele Cerrato, Eleonora Federici, Mercedes González de Sande, María Elena Jaime de Pablos, Milagro Martín Clavijo, Barbara Meazzi, Sandra Parmegiani, Irena Prosenc, Debora Ricci, Sandra Rossetti, Sebastiano Valerio
Per secoli le donne hanno dovuto conformarsi a codici comportamentali stabiliti dalle rigide regole della società patriarcale. L’ethos muliebre era quindi condizionato dall’inappellabile obbedienza a categorie che sottolineavano il valore della sottomissione, dell’umiltà e del silenzio. A coloro che si fossero permesse di ribellarsi a tali imprescindibili prescrizioni, le comunità riservavano trattamenti che nella maggior parte dei casi potevano declinarsi in violenze sia fisiche che psicologiche, in torture, in macabri rituali di annientamento. Tacciate talvolta di devianza e di follia, furono relegate ai margini, obbligate a occultare le loro conoscenze e la loro energica volontà di ribellione alla misoginia dominante. Pur godendo in tempi recenti di diritti affermati e codificati dalle leggi, rimane ancora a livello sociale un’opinione del tutto negativa allorquando alcune donne, nella sfera dell’arte, della letteratura e della cultura in senso lato, osano denunciare le strutture mortificanti che le pongono al di fuori dei tradizionali confini unanimemente accreditati dalla normativa socio-antropologica. Lo stigma pervasivo che illumina di luce sinistra i loro comportamenti si attaglia anche alla produzione artistica: occorrono quindi meccanismi di interpretazione assai differenti che possano valorizzare l’originalità, lo spirito profetico, la diversità come elemento di rottura, il coraggio di superare i limiti. E, soprattutto, occorre divulgare le loro parole, spesso profetiche e rivelatrici, i loro scritti obliati, sepolti dalla polvere del tempo che ha impedito di assaporarli nella loro modernità. Nostro compito, dunque, è far risorgere come arabe fenici queste scrittrici per assicurarci che i loro sforzi rivolti ad entrare nella respublica literaria non siano stati vani.
A tale scopo nasce la collana «Fuoricanone», che intende presentarsi come strumento di conoscenza delle opere di donne, attraverso la riproposizione di testi – novelle, romanzi, articoli giornalistici… – ormai datati e introvabili. A corredo dell’opera riproposta, i volumi di «Fuoricanone» prevedono dei paratesti introduttivi e critici e una cronologia finale che ricostruisce la biografia dell’autrice.
Sono ben accette proposte di pubblicazione di opere scritte da donne e difficilmente reperibili, oppure traduzioni di opere. Le lingue che potranno essere utilizzate sono inglese, francese, spagnolo, portoghese, italiano. Ci sarà la possibilità di pubblicare in open access e tutti i volumi saranno sottoposti a double blind peer review.
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